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BRUCE LEE


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Il padre di Bruce praticava il TAI CHI CHUAN ma il Piccolo Drago non riuscì ad appassionarsi a questo stile, cosi iniziò a praticare WING CHUN sotto la guida del famoso Sifu YIP MAN, fino al 1957 quando tornò in America. Appassionato delle discipline di combattimento studiò anche il pugilato occidentale vincendo un campionato interscolastico. In seguito si allenò allo scherma.
Arrivato a Seattle nel 1959 iniziò a modificare il Wing Chun appreso dal M° Yip Man chiamandolo JUN FAN KUNG FU. Maturando esperienze contro combattenti professionisti Bruce capì che la sua preparazione atletica e la sua tecnica erano limitate, iniziò cosi nel 1967 ad allenarsi sempre più duramente portando i suoi allenamenti a contatto pieno e reale come in un combattimento da strada studiando diverse arti marziali e sport da combattimento estrapolando le tecniche che riteneva più efficaci ed eliminando tutto ciò che pensava fosse inutile. Questo cambiamento fù decisivo per la nascita dell' arte che noi ora conosciamo come: JEET KUNE DO ovvero L'ARTE DEL COLPO CHE INTERCETTA.
Si può dire quindi che il JKD deriva dagli studi effettuati da Bruce su diversi stili di arti marziali ma in particolare deriva dal Wing Chun per quanto riguarda il trapping e la corta distanza, pugilato per le tecniche di pugno, scherma per le tecniche d'arresto e controtempo (da qui l'utilizzo del lato forte avanzato ) e da diversi stili di Kung fu e Savate per quanto riguarda il combattimento a lunga distanza con i calci. Attenzione però, non inserì nella sua arte tecniche copiate da altri stili, il JKD è frutto di un continuo studio scientifico sul corpo umano basato sulla biomeccanica e cinetica per riuscire a generare la massima potenza e velocità con movimenti semplici e diretti.
Lee studiò inoltre diversi libri sul pugilato prendendo spunto per quanto riguarda biomeccanica e tecnica dal famoso pugile dei pesi massimi JACK DEMPSEY.
Bruce non credeva agli stili ma pensava che era l'uomo a fare la differenza in un combattimento reale, inoltre non considerava utile tutto cioè che era tradizionale e legato a schemi prestabiliti come le forme e i kata. Il praticante di Jeet Kune Do deve essere il più diretto possibile svuotando la sua mente, togliendo le tecniche non necessarie e adattandosi ad ogni situazione.
I tre principi fondamentali del Jeet Kune Do sono la PREPARAZIONE ATLETICA, LA POSIZIONE DI GARDIA e il FOOTWORK.

 




 

 


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A.S.D.
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